IL NUOVO GOVERNO
Ieri, finalmente, dopo un lungo e doloroso travaglio, è nato il primo governo della cosiddetta terza Repubblica. E non poteva nascere in un giorno migliore, proprio alla vigilia della festa della Repubblica.
Che sia di buon auspicio.
Sono felice! Sono felice che è nato il governo, non certo perché sia un sostenitore dei 5S, anzi! Non potrei essere più lontano dai loro rappresentanti, accozzaglia di gente senza arte né parte, proveniente dalle più disparati ambiti politici: ex comunisti, ex Pdini, ex fascisti, ex democristiani ex, ex, ecc., in più il loro capo mi sta un po’ sui “gioielli”. Né tanto meno mi piacciono quelli del “carroccio”, il loro capo mi è un tantino simpatico, ma da buon meridionale non dimentico certo la politica dei leghisti di bossiana memoria, e poi, quella spilletta di Alberto da Giussano non la digerisco proprio.
Allora perché sono felice. Sono felice perché il timone della “barca” Italia, finalmente, qualcuno l’ha in mano. Non si poteva lasciare un Paese allo sbando, in balia dei nemici, perché tali considero alcuni Paesi europei che, come tanti avvoltoi stanno a girare sopra, in attesa di vedere questo nostro Paese soccombere per spolparlo come stanno facendo con la Grecia. Un popolo glorioso quello greco, tradito dal suo stesso presidente. Ma l’Italia e non è la Grecia e questi nuovi governanti sembrano non essere dello stesso stampo. Ci riusciranno a tenere lontani gli avvoltoi? Mi sembra che i presupposti ci siano. Lasciamoli lavorare, è inutile, anzi controproducente se non addirittura da incoscienti, lanciare avvertimenti, procurare allarmi di spreed, di mercati che impazziti o sull’orlo della follia, di agenzie di rating, di default, evocare le sette piaghe dell’Egitto. Meschini. Si meschini, questo è il termine con il quale definirei i detrattori di questo nascente governo. Meschini quei politici, quegli imprenditori, quei cittadini che continuano, in sintonia, orchestrata o meno, con gli stranieri, ad evocare le peggiori disgrazie per questa Italia governata dai “nuovi populisti”, sovranisti, fascisti, xenofobi, omofobi, e chi più ne ha più ne metta. Durante le mie, ormai tante primavere, di cattivi governi ne ho visti parecchi, ma mai come quelli di questi ultimi anni.
Lasciamoli lavorare, il bello o il cattivo tempo si vede già dal mattino, ma prima aspettiamo il sorgere del sole ed ancora non è sorto.
02/06/2018
Buona festa della Repubblica.