AVVENIMENTI DEL 2014 E SPERANZE PER IL 2015
Il 2014 è andato via e con esso sono andate via le nostre paure, le nostre amarezze, i nostri sogni, le nostre gioie, i nostri successi ed i nostri insuccessi, con esso è andato via un anno, un anno in cui sono avvenuti tanti fatti, in Italia e nel mondo. Come ogni anno, come tutti gli anni, il mondo ha vissuto momenti di paura, di gioia, di dolore, di euforia e di depressione. Il mondo ci ha fatto vivere momenti di paura, come quando la Russia ha annesso la Crimea e separatisti filorussi reclamavano l’indipendenza dell’est dell’Ucraina. Nonostante gli accordi del cessate il fuoco e l’embargo degli USA e dell’EU nei confronti della Russia ancora gli scontri persistono con oltre 4000 morti. L’Isis dichiara il Califfato islamico e la guerra all’occidente. Uccide, nel modo più barbaro possibile 5 (4 + 1 in Algeria) ostaggi, la cui unica colpa è quella di essere occidentali. Per combattere i guerriglieri islamici il presidente americano Barack Obama ha ordinato e ancora ordina raid contro di loro in Iraq e Siria.
Momenti di ansia, come quando la Gran Bretagna ha rischiato di sparire per sempre. Un referendum organizzato dai comitati pro indipendenza scozzesi, ha fatto tremare il trono di Sua Maestà. Alla fine, con grande sollievo della Corona gli Scozzesi hanno votato per il ‘no’ all’indipendenza. La corona resta salda sulla testa di Elisabetta II. Oppure come quando le economie dell’Eurozona hanno ricominciato a vacillare attraversando la loro terza recessione in 5 anni. L’ Italia è ancora in recessione, la Grecia è sul punto di uscire dall’euro, mentre la Francia e la Germania sono sul punto di arrivarci. Oppure come quando è iniziata la diffusione di Ebola che da marzo sta mettendo lentamente in ginocchio i territori dell’Africa dell’ovest, specie la Sierra Leone. Anche un medico italiano è rimasto contagiato, ma per fortuna dopo oltre un mese in cui le speranze si alternavano alle paure con il nuovo anno è potuto rientrare fra i suoi cari. In Nigeria oltre 100 cristiani sono stati prelevati dalle loro case e fatti a pezzi dopo averli sgozzati. Per chiudere la brevissima carrellata internazionale citiamo l’abbattimento dei costi del petrolio dopo che quest’estate era arrivato a 100 $ al barile, ha iniziato una lunga caduta. Ha chiuso il 2014 a soli 60 $ ed oggi è sotto i 50. Paesi come l’Iran, la Nigeria, il Venezuela e soprattutto la Russia, che basano le loro economie sul petrolio potrebbero presto ritrovarsi in un mucchio di guai e dovranno, in qualche modo, correre ai ripari.
In Italia il 2014 è iniziato con la terribile notizia (mai smentita) che il ministero dell'Interno indiano dava il via libera all'applicazione della famigerata legge anti pirateria contro i marò, che prevede la pena capitale. Ma è anche l’anno del primo governo Renzi, tutt’ora in carica. E’ l’anno della cultura omosessuale. Il comune di Venezia compra le prime favole gay e le scuole iniziano a divulgarle. Inizia ad incrinarsi il fronte pro euro, non solo la Meloni e Tremonti non credono più nell’euro e nell’Europa, ma anche il cofondatore della stessa, il prof. Prodi, non ci crede più e dichiara che il patto di stabilità è stupido e l’Europa è sull’orlo del burrone. Il 2014 è caratterizzato soprattutto dall’ondata, quasi inesauribile, di immigrati clandestini e dei richiedenti asilo. Le strutture sono quasi al collasso e l’Europa, come sempre quando si tratta di problemi che riguardano l’Italia, è latitante. Una bella notizia addolcisce un po’ l’inizio dell’anno; Paolo Sorrentino vince l’oscar con il film “la grande bellezza”. L’anno appena trascorso si caratterizza pure per la lunga polemica su i Rom. Non solo a Roma ma in tutta Italia si sono susseguiti gli scontro fra chi considera i Rom una ricchezza, come la Boldrini, presidentessa della camera, e chi invece li considera per quelli che realmente sono: dei fuorilegge. Il 2014 è l’anno degli alluvioni; cominciando da Modena per passare alla provincia di Pisa, Ancona, Lucca, Milano. Salendo ancora verso nord troviamo l’alluvione in provincia di Treviso. E ancora, il Gargano, Orbetello, Carrara, Alessandria ed il grande alluvione in Liguria. Mai come quest’anno l’Italia è stata così martoriata dalla natura. Ma è stato anche l’anno in cui si è scoperto il grande “vaso di pandora” di “mafia capitale”. Tanti sono i politi ed i faccendieri che dovranno rispondere alla giustizia. Ma la notizia più attesa è stata quella del 31 dicembre, ovvero le annunciate dimissioni di Giorgio Napolitano. Annunciate! Solo annunciate. Non è dato sapere quando le darà. Aspettiamo speranzosi.
Questi, in grandi linee, gli avvenimenti nel 2014 nel nostro Paese. Anche nei nostri piccoli mondi sono successi tante cose che ci hanno fatto sperare, rattristare, gioire, ci hanno addolorato e ci hanno fatto felice, è la vita, la vita di tutti i giorni, la vita di tutti gli anni.
E nel 2015 cosa ci aspetta. In ambito internazionale saranno sempre maggiori le preoccupazione sul braccio di ferro fra gli USA e l’EU da una parte e la Russia dall’altra. L’embargo voluto dagli americani sulla Russia e il ribasso anomalo del petrolio porterà inevitabilmente questo grande Paese, che vive soprattutto dalla vendita di prodotti petroliferi, ad una decisione sul fronte ucraino e di conseguenza sulle future alleanze economiche che dovrà porre in essere. Sicuramente, qualunque decisione prenderà Mosca non sarà una passeggiata né per l’Europa né e soprattutto per l’Italia. L’ISIS continuerà la sua crociata anti occidente, con grave rischio di un nuovo conflitto fra gli Stati Uniti ed il califfato. La Grecia rischia seriamente di uscire dall’euro con pesante ripercussione sulla Germania (maggiore creditrice nei confronti della Grecia), sulla Francia e sull’Italia, con il grande rischio di provocare un effetto domino non solo sull’Italia ma anche su altri Paesi come il Portogallo e la Spagna e possa spazzar via, con grande gioia di molti, la moneta unica.
In Italia il 2015, molto probabilmente, ci porterà un nuovo Presidente della Repubblica. Sono tanti “i cavalli di razza” pronti al nastro. Da Prodi a d’Alema, passando da Veltroni, da Imposimato e Mario Draghi, senza dimenticare il presidente del Senato Piero Grasso. Le donne, dopo tanti anni di dominio maschilista reclamano a gran voce la carica. Ed ecco pronte: Emma Bonino, la Finocchiaro, Rosy Bindi e la stessa presidentessa della camera Laura Boldrini. Come vedete sono tanti e tante i pretendenti, a noi comuni mortali non spetta che aspettare e sperare al meglio.
Sperare! Speriamo che il 2015 possa riportare a casa e all’affetto dei loro cari i nostri due marò. Speriamo che gli immigrati che arriveranno in Italia siano uomini e donne di volontà, volontà di lavorare, rispettare le leggi, gli usi ed i costumi italiani e soprattutto rispettare il popolo che li ospita. Speriamo che i Rom che stazionano in Italia possano trovare la volontà di smettere di delinquere, trovarsi un lavoro e vivere come tutti gli altri esseri umani. Speriamo che gli amministratori locali trovino la volontà di operare per il bene del popolo e non solo per il loro. Speriamo che tutti noi possiamo trovare la volontà di giudicare con coscienza i nostri governanti ed agire di conseguenza. Speriamo che il 2015 possa darci la volontà di migliorarci.
Buon 2015 a tutti.
07/01/2015