GLI ITALIANI E LE UNIONI CIVILI.

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GLI ITALIANI E LE UNIONI CIVILI.

 

Matrimonio e diritto alle adozioni.

Ieri il Comune di Milano ha dato il via ufficiale al "registro delle unioni civili". Oggi il potentissimo governatore della puglia Sir. Nichi Vendola dichiara: "Se potessi fare quello che voglio farei un figlio. E forse farei il padre meglio di come ho fatto il politico. La società è matura per i matrimoni e per le adozioni omosessuali". Comincio a pensare seriamente che in Italia si è perso il lume della ragione. Si è perso il senso della misura. A parte la dubbia pubblicità che il sindaco di Milano, tal Piasapia, ha voluto farsi, vorrei chiedere: ma a cosa serve il "registro delle unioni civili"? A far sapere a tutto il mondo che due persone vivono insieme fuori dal matrimonio. Beh, se è questo il motivo, potevano semplicemente fare dei manifesti e attaccarli in tutta Milano, o più semplicemente metterlo su facebook. Tale registrazione, dal punto di vista giuridico, non serve a niente. Nulla viene riconosciuto alle coppie registrate, siano esse eterosessuale sia omosessuale. Perché, allora, scomodare la pubblica amministrazione, con tutte le cose che ci sono da fare e, comunque, far spendere quattrini, che non ci sono? La voglia di esibizione è tanta.

E che dire del governatore che dice di poter fare il padre meglio di come fa il politico? Intanto Dott. Vendola, cominci a dimettersi non solo da governatore della Puglia, ma da politico, visto che difficilmente potrà essere un buon padre senza avere accanto la madre del bambino. Vede se nessuno glielo ha spiegato, per fare un figlio ci vuole un uomo e una donna che, a seguito di un atto d’AMORE (tutto al maiuscolo, perché non è sufficiente un atto sessuale), si PROCREA un figlio. Così la natura ha stabilito. Un figlio ha bisogno di un padre e di una madre, che attraverso la differente sensibilità, il diverso modo di Amare riescono a dagli gli giusti equilibri per farlo crescere (sia dal punto di vista emotivo sia spirituale) equilibrato e non solo in tenera età. Quindi, mia faccia il piacere, viva la sua vita come gli pare e con chi gli pare, ma lasci stare i bambini. Le adozioni sono cose serie, le lasci a quelle coppie che seriamente affrontano il dramma di non poter procreare.

P.S. Il popolo italiano, a differenza di cosa pensa lei, non è pronto per queste cose. Non ancora, per fortuna.

 

19/09/2012

  

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